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Montagne d’Oc, tempo di accettare l’altro!

“Correva l’anno 1989, il MAO (Movimento Autonomista Occitano) faceva il suo congresso, l’ultimo, poi si sciolse. Decise di superare le ideologie (erano gli anni della fine delle ideologie, il muro di Berlino casco’ poco dopo) e si apri ad una Assemblea delle valli occitane, assemblea di proposta. Un po’ come, credo, vorrebbe essere ora Assemblada Occitana Valades. Un po’ la continuazione di quella esperienza direi. Resta, ora come allora, il dramma di una montagna Occitana abbandonata a se stessa. Che non si accorge, nelle poche anime rimaste, sempre meno, di avere uno splendore e una potenzialità inespressa. Lo hanno capito i tedeschi in val Maira, speriamo lo capiscano in val Vermenagna vedendo gli “svizzeri” installarsi. Sappiamo che non sarà un cambiamento breve. La mentalità è genetica, come la ritrosia all’apertura. Eppure la contaminazione è l’unica via, per crescere, per maturare insieme. Per cambiare e in fondo riVivere. Finalmente.”

Mario Dalmasso, consigliere comunale a Robilante

Foto — Alba nella Valle delle Meraviglie, Tenda

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